Coro ligneo, Comune di Grana (AT)
Categoria: Manufatti lignei
Luogo: Chiesa parrocchiale Assunzione di Maria Vergine, Comune di Grana (AT)
Oggetto: Coro ligneo, Comune di Grana (AT)
Descrizione:
Il coro ligneo all'interno della Chiesa parrocchiale di Santa Maria dell'Assunta risultava essere composto da un ordine superiore costituito da diciannove stalli aventi uguale dimensione, addossati alla muratura absidale e disposti a forma di semicerchio. Di fronte ad essi si trovano i rispettivi diciannove elementi che ne costituiscono l'ordine inferiore, uno per ogni stallo, aventi funzione di contenitori e di banchi per gli stalli superiori. Tutta la struttura che ne compone il coro poggia su di una pedana a sua volta fissata su travi poggiati direttamente sul pavimento cui sostengono il complesso.
Il coro, costruito in legno di noce, si presentava in pessime condizioni; una delle principali causa del degrado era attribuibile alla diffusa infestazione dei tarli, i quali nel tempo avevano provocato seri danni più o meno seri e localizzati sull'intera struttura. L'usura infatti, dovuta al persistere attacco da parte degli insetti, aveva con il tempo provocato il deterioramento e lo sbriciolamento totale di molte sezioni, venendo meno cosí anche alle attività funzionali quali il sostegno dei sedili, oltre che dei poggia gomiti. Seri danni di conservazione interessavano sensibilmente anche la pedana, la quale presentava assi fortemente disconnessi fra loro, oltre che accentuate imbarcature; anche i pannelli degli schienali dell'ordine maggiore avevano ceduto collassando verso il basso; sulla parte inferiore del coro vi erano inoltre vaste zone deteriorate dall'umidità, causa anch'essa di progressiva erozione del legno favorito dai processi di formazione di carie bianca provocata dalle muffe. Il coro presentava evidenti testimonianze riconducibili a precedenti restauri, durante il quale erano state sostituite parti originali con altri inserti lignei prodotti in modo grossolano; particolare riscontrato in corso d'opera, è stata la presenza di tutta una serie di lunghi chiodi di recente costruzione (quelli usati attualmente dai muratori) infissi in senso trasversale fra le varie sezioni, molti dei quali nascosti poiché posti in profondità, oppure mascherati con dello stucco, per cui in entrambe i casi impossibili da definirne la posizione.
Nello smontaggio dell'assito ligneo calpestabile è stato rinvenuto anche un bracciolo scolpito a forma di pesce, risultante mancante dall'ordine maggiore del coro. Molte delle cornicette che coprivano le congiunzioni delle varie sezioni risultavano totalmente mancanti, oppure le poche rimaste risultavano rotte o particolarmente deteriorate, soprattutto quelle appartenenti al fronte degli inginocchiatoi; su tutta la superficie vi erano i segni evidenti degli attacchi xilofagi, ma tale situazione era ben più grave sui bordi, soprattutto quelli dei braccioli, dei sedili ribaltabili, delle basi dei poggia gomiti appartenenti agli inginocchiatoi.
Le superfici lignee si presentavano in uno stato molto disomogeneo a causa di almeno tre diversi interventi di manutenzione cui nel tempo avevano provocato forti squilibri con parti più scurite o macchiate. All'ultimo intervento effettuato era riferibile una stesura di vernice protettiva data in forte spessore sulla situazione esistente, interessata dall'accumulo di sporco e polvere oltre a patinature scurenti. Gli effetti di questo spessore era particolarmente visibile sulle specchiature con i motivi scolpiti degli stalli, i quali di fatto risultavano saturi dall'accumulo della polvere ed appunto dagli strati quali oli, cere e vernici alterate.
Le principali operazioni di restauro
Le indagini preliminari effettuate sotto il piano di calpestio avevano rivelato un notevole degrado dell'appoggio a terra dell'intera struttura. È stato quindi indispensabile per la futura conservazione dell'opera, intervenire con lo smontaggio per quanto possibile delle sezioni in modo da effettuare il risanamento della struttura portante non visibile prima di procedere al restauro completo delle superfici lignee.
Tuttavia data la presenza dei numerosi chiodi, di fatto impossibili da localizzare, ha impedito di effettuarne un completo smontaggio di tutti gli elementi del coro, operazione che avrebbe comportato grossi rischi la conservazione delle sezioni stesse preferendo uno smontaggio parziale.
In primo luogo si è proceduti con la pulitura delle superfici di tutto il coro, realizzata in modo profonda, a secco, mediante l'impiego di pennelli a setola morbida, spazzolini, spugne ed aspiratori. Successivamente si è passati alle operazioni di disinfestazione dagli agenti di deterioramento biologico, consistente nella distruzione degli individui infestanti presenti nel manufatto, nella predisposizione delle condizioni affinché questi non possano più svilupparsi in seguito. Sono stati impiegati materiali che non possano essere di nutrimento per tali organismi. Per la disinfestazione sono stati impiegati sostanze che non danneggino né la struttura né l'aspetto superficiale dei materiali.
L'operazione successiva del consolidamento delle parti indebolite da fattori ambientali e biologici, è stata eseguita con l'impiego di prodotti impregnanti di comprovata qualità, con ripetute applicazioni di resina acrilica in diluizione crescente, già sperimentati da tempo e, ove necessario, inserimento di nuovi elementi di supporto opportunamente trattati. La pulitura del legno, realizzata con una soluzione acquosa contenente detergenti alcalini e alcool etilico, ha permesso di solubilizzare lo strato di sporco e di risciacquarlo con spugne ed acqua. Terminate le fasi di consolidamento e pulitura, è stato eseguito il delicato intervento di ripristino della posizione originale degli schienali appartenenti all'ordine superiore, i quali per vari motivi avevano subito un cedimento e non risultava più in asse orizzontale; per rimediare questo, si è proceduti con il sollevamento ed il ripristino della linea in orizzontale del coro e del rimontaggio e fissaggio alle pareti dello schienale mediante tasselli.
Dopo queste operazioni si è proceduti con il restauro dell'inginocchiatoio; sono stati analizzati e ripristinate le parti ammalorate soprattutto gli elementi che ne costituiscono il telaio, con parti in legno di noce preventivamente trattati. Le condizioni degli elementi originali erano molto precarie, infatti sono stati sostituiti in totale circa il 40% delle parti che costituivano il telaio della base di appoggio dell'inginocchiatoio. Successivamente sono state ripristinate le cornicette mancanti sia dei pannelli frontali dell'inginocchiatoio che quelli dell'ordine superiore del coro, con legno di noce preventivamente trattati e aventi dimensioni e conformazioni simili all'originale, sostituendo solo quelli consentiti dalla D.L., i listelli che risultavano staccati sono stati incollati con un collante vinilico di categoria resistente all'umidità. Al telaio della prima e della seconda seduta, posizionate a destra del coro, sono state sostituite alcune parti per consolidare gli elementi e ripristinare la funzione di sostegno.
Per la finitura del coro, come prima operazione, si è provveduto ad un trattamento antitarlo a base di permetrina, successivamente, si è provveduto a ripresa a colore delle reintegrazioni con mordente all'acqua di colore noce rinforzato con acido acetico, si è voluto calibrare il colore con una tonalità leggermente più chiara, per far evidenziare con questi passaggi di velatura cromatica le parti reintegrate. Per la finitura finale abbiamo trattato il complesso con gomma lacca decerata e successiva passata con panno e con cera neutra cristallina.