Chiesa di Sant'Andrea, Savigliano (CN)
Categoria: Affreschi
Luogo: Chiesa di Sant'Andrea, Savigliano (CN)
-
Chiesa di Sant'Andrea, Savigliano (CN)
Cappella San Nicola, durante la fase dei restauri
ingrandisci -
Chiesa di Sant'Andrea, Savigliano (CN)
Prima l’intervento di restauro e ripristino della decorazione sull’apparato murario
ingrandisci -
Chiesa di Sant'Andrea, Savigliano (CN)
Dopo l’intervento di restauro e ripristino della decorazione sull’apparato murario
ingrandisci -
Chiesa di Sant'Andrea, Savigliano (CN)
Durante l’intervento di restauro e ripristino della decorazione sull’apparato murario
ingrandisci -
Chiesa di Sant'Andrea, Savigliano (CN)
Durante l’intervento di restauro e ripristino della decorazione sull’apparato murario
ingrandisci -
Chiesa di Sant'Andrea, Savigliano (CN)
Prima l’intervento di restauro e ripristino della decorazione sull’apparato murario
ingrandisci -
Chiesa di Sant'Andrea, Savigliano (CN)
Dopol’intervento di restauro e ripristino della decorazione sull’apparato murario
ingrandisci -
Chiesa di Sant'Andrea, Savigliano (CN)
Prima dell’intervento di restauro e ripristino della decorazione sull’apparato murario
ingrandisci -
Chiesa di Sant'Andrea, Savigliano (CN)
Dopo l’intervento di restauro e ripristino della decorazione sull’apparato murario
ingrandisci
Descrizione:
Gli interventi di restauro al'interno della Chiesa di Sant'Andrea furono numerosi e suddivisi in due tipologie: quelli finalizzati allo stato di conservazione della superficie affrescata e quelli che riguardano lo stato di conservazione della Cappella dedicata a 'San Nicola di Bari'.
Stato di conservazione della superficie affrescataL'aula interna della Chiesa è articolata da una navata centrale e due navate laterali per lato, delimitate da 20 pilastri; sul lato della Chiesa verso Ovest si estende invece l'abside ove si addossano alle pareti 14 paraste.
A seguito dei gravi problemi di conservazione dovuti alla presenza di umidità igroscopica di risalita dai muri e pavimento, l'interno della chiesa è stato oggetto di un intervento di risanamento effettuato negli anni 2007/2008, durante il quale è stato romosso e sostituito il vecchio pavimento, previa l'esecuzione di vespaio, ed è stato rimosso anche lo spessore d'intonaco fortemente ammalorato presente sulle parti interne basamentali di tutte le colonne, delle pareti, e delle lesene. Le lacune di intonaco, sono state successivamente risarcite con malta antiumido (Primat) mantenuta in leggero sottolivello sulle paraste della zona absidale. Se da un lato peró questo intervento è stato fondamentale per migliorerare la conservazione e per risanare le superfici, da un'altro lato fa sí che entrando in chiesa, si percepisce da subito una visione delle superfici di disturbo, precaria non finita, conseguente proprio dalle numerose lacune di intonaco chiaro presenti su tutto il perimetro.
Prima degli interventi di restauro, vi era la necessità di valutare le proprietà e caratteristiche delle aree d'intonaco nuove, al fine di qualificare con maggiore precisione la qualità del livello, oltre la gradazione granulometrica, per riproporre le caretteristiche del tutto simili all'intonaco orginale, in particolare nei punti di contatto fra le malte, fondamentale per raggiungere un giusto compromesso di raccordo fra “l'originale” e la parte riproposta.
Il risarcimento delle numerose lacune di colore esistenti sul perimetro parietale e sulle colonne, presentava molte difficolta, poiché il colore da riproporre, sulla maggior parte delle superfici, era di natura acrilica, applicato negli anni 80; tali colori, esendo parzialmente ossidati dovute alle precedenti situazioni di degrado (umidità, florescenze di sali, ecc..) e successivamente risanate risultavano alterate rispetto alle cromie originali, e soprattutto, caratterizzati da varie, seppur leggere, situazioni di sfumature cromatiche che si differivano da zona a zona.
Nell'area absidale ove si trovavano le superfici delle paraste rifinite con intonaco a marmorino su cui vi era dipinto un motivo in finto marmo, ha previsto di completare le parti in sottolivello con uno spessore di malta della stessa qualità lavorata allo stesso modo. Le integrazioni pittoriche delle lacune presenti sono state eseguite in modo da renderle meno distinguibili possibili ed in modo reversibile, e preceduto da operazioni preventive, allo scopo di verificare ed assicurare l'effettiva stabilità del supporto e della superficie dipinta.
Interventi conservativi
1. Pulitura a secco;
2. Operazioni di disinfestazione e/o disinfezione;
3. Opere di consolidamento;
4. Opere di rimozione di materiali non idonei;
5. Opere di stuccatura;
6. Opere di reintegrazione estetica;
7. Opere di protezione superficiale.
Cappella dedicata a “San Nicola di Bari”
1. Asporto depositi incoerenti dalle superfici nella Cappella di San Nicola;
2. Restauro pareti absidali fino al cornicione;
3. Restauro delle lesene danneggiate.