Palazzina di caccia, Stupinigi (TO)
Categoria: Interventi di restauro complessi
Luogo: Palazzina di Caccia Stupinigi (TO)
Oggetto: Restauro della balaustra e della cancellata del cortile d'onore
Descrizione:
La cancellata di ingresso della Palazzina di Caccia a Stupinigi è costituita da cinque elementi: due inferriate fisse e tre cancelli a due battenti, finiti superiormente con cimasa e fastigi, che si aprono sulla Corte d'onore.
DESCRIZIONE STRUTTURALE
La struttura portante in ferro si appoggia su questo lastricato piano in pietra costituito da una fascia continua di larghezza cm 60 che corre sotto la cancellata, in posizione assiale alla stessa, e percorre l'inghiaiato da balaustra a balaustra. Contro questa fascia continua, verso la Piccola corte, si appoggiano ortogonalmente le lastre che sostengono le volute di controventatura dei montanti, mentre verso la Corte d'onore convergono le fasce semicircolari, sempre in pietra, larghe cm 40, che ospitano le lame curve che collaborano a sostenere la movimentazione dei cancelli.
IL RESTAURO- le fasi
L'intervento di restauro vero e proprio è stato preceduto da attente analisi visive adatte a dettagliare ogni forma di degrado, associate a verifiche preliminari sulla staticità e la stabilità di ogni basamento in corrispondenza degli attacchi, e le lastre di rivestimento.
A seguire si è provveduto alla pulitura delle superfici lapidee, asportando in modo graduale le croste nere. Per questa delicata operazione sono stati effettuati dei test selettivi per individuare tecnica e prodotti migliori. La pulitura delle superfici ha evidenziato la presenza di n.8 pilastrini non originali inseriti successivamente evidentemente in precedente restauro costruiti con del marmo bianco diverso da quello originale.
Tutte le vecchie stuccature od integrazioni realizzate con malte troppo crude (cementizie), sono state asportate con martellini, scalpellini e bisturi a lama sia fissa che mobile. L'operazione si è resa necessaria in particolare su tutte le cimase dei pilastrini.
Nel tempo la cancellata è stata sottoposta a tutta una serie di interventi manutentivi, soprattutto per consentire la movimentazione delle ante e la stabilità degli apparati decorativi, interventi che nel tempo hanno compromesso in parte l'integrità originaria del manufatto. I telai e le bacchette delle ante mobili hanno in parte perso la originaria ortogonalità per allentamento o rottura delle ammorsature e delle chiodature per cui le ante non sono allineate e le battute non combaciano. Di conseguenza le serrature, rese inservibili dalla mancanza di manutenzione e dall'abbandono dovuto ai cedimenti meccanici, sono state sostituite da catene e lucchetti.
Un aspetto specifico è poi rappresentato dal degrado molto avanzato degli apparati decorativi soprastanti alle ante mobili dei cancelli, caratterizzato da distacchi e mancanze (fasce con decorazioni floreali, ghirlande, rose) e dalla presenza dei numerosi puntelli che sostengono i finimenti superiori compreso lo stemma e le corona, rendendo difficoltosa e pericolosa la stessa movimentazione. Gran parte dei motivi decorativi floreali con le foglie, mostravano fenomeni più o meno gravi di erosione dovuta alla ruggine formatosi in particolare sulle parti più esposte alle intemperie. Molti di questi inserti, a causa della perdita dei punti di ancoraggio, risultavano legati con del filo di ferro per impedirne la caduta.
La colorazione esistente sulle superfici in ferro della cancellata, si mostrava sottoforma di incrostazione semistaccata in scaglie composta da più strati di colore (minnio, biacca). Tale colorazione escludeva la corona collocata in alto sul cancello principale, gli stemmi e le lettere in essi.
I saggi sono stati effettuati in vari punti di ogni cancello, oltre che sulle quadrotte delle ringhiere, permettendo cosí di individuare i differenti livelli di colore e definendo livelli studiati ben precisi di colore ultimo.