Chiesa parrocchiale Castagnole Monferrato (AT)
Categoria: Manufatti lignei
Luogo: Castagnole Monferrato (AT) - Chiesa Parrocchiale di San Martino
Oggetto: Restauro altare policromo
Descrizione:
Autore: attr.Michele Enateu
Datazione: prima metà sec. XVII
STATO DI CONSERVAZIONE DELL'OPERA:
La struttura dell'altare ligneo dipinto, era costituita da alcuni elementi scolpiti quali : volti di angioletti, statue, puttini, due cariatidi, oltre che da cornici sagomate o scolpite.
Nell'insieme, la conservazione dell'altare era in parte compromessa da un generale deterioramento, oltre che dalla presenza di diffuse infestazione di insetti xilofagi, che, con il tempo l'azione erosiva all'interno del legno aveva causato indebolimenti strutturali di alcune parti. Tali fenomeni rilevati soprattutto in corrispondenza dei punti più vulnerabili: angoli o sporgenze, erano nel tempo diventati estremamente friabili e con diverse rotture.
Su tutte le superfici dell'altare comprese statue, angioletti e cariatidi, si rilevava la presenza di una spessa ridipintura applicata in un precedente intervento composta da colore a base sintetica. Oltre al rifacimento, vi era la presenza di consistenti depositi e incrostazioni composte da sporco organico, polvere e ragnatele, i quali nell'insieme rendevano scura tutta la superficie, ed in particolare le parti scolpite.
Sul retro dell'altare erano presenti consistenti depositi di sporco e strati di guano di topi e pezzi di intonaco staccati dalla parete sul retro .
PROCEDIMENTI TECNICI E FASI DEL RESTAURO:
Sul retro dell'altare sono stati asportati i depositi di sporco con pennelli ed aspiratore, e sono stati effettuati lavori di consolidamento e di disinfestazione del legno con ripetute applicazioni di liquido ad azione consolidante ed antitarlo
Tutta la struttura frontale dell'altare è anche stata consolidata mediante impregnazione e iniezioni nei fori, già esistenti, sulla superficie legnosa con lo stesso prodotto (Paraloid e/o Xilamon (Bayer)
Lo spessore del colore, con problemi di distacchi e di sollevamenti dal supporto ligneo, è stato fissato e fatto riaderire al supporto con tecniche di iniezioni, in serie, di collante di origine animale ed applicazione di velinature contenitive
Gli elementi staccati o instabili dell'altare, sono stati smontati asportando i chiodi originali che li fissavano, i quali, in alcuni casi, a causa della loro ossidazione si erano rotti sostituendoli con viti sottili in ottone
Successivamente, dopo aver effettuato i lavori di consolidamento e di fissaggio del colore, sono stati effettuati alcuni tasselli stratigrafici sulle superfici cromatiche delle cornici, dei capitelli, e su tutte le statue, al fine di individuare il colore originario, oltre che per individuare la loro composizione chimica e la scelta delle tecniche più adatte per la loro esportazione.
Dopo i test, il colore di rifacimento è stato quindi asportato con applicazione controllata di sverniciatore alcalino, solvente nitro e tricloroetilene. La pulitura si è rilevata molto delicata e lunga, in quanto il colore originale risultava particolarmente delicato e di spessore molto sottile, per cui facilmente asportabile
Le lacune profonde e le fessure esistenti delle parti lignee, sono state colmate con pasta di legno o inserti lignei. Quelle minori sono state stuccate a livello con impasto di gesso di Bologna e colla di origine animale
L'integrazione mimetica delle lacune precedentemente stuccate è stata effettuata in modo mimetico con colori ad acquerello in sottotono
Infine, come ultima operazione, è stato applicato una strato di protettivo finale.